Ave, quid agis? Immagino che tu sia qui perché vuoi conoscermi meglio. Allora mi do subito da fare!
Ho sempre pensato che scrivere un’autobiografia fosse una delle cose più difficili nella vita di una persona. In verità, ti dico che – personalmente – la metterei al terzo posto, subito dopo “trovare una fidanzata” e finire di leggere “Esco a fare due passi” di Fabio Volo.
Visto che non è mia intenzione fare una copia del Curriculum Vitae o del mio profilo LinkedIn, provo a giocarmi la carta dello “storytelling”. Si l’ho detto! E che ci credi o no, ora lo faccio! Provo quindi a raccontarti due paroline su di me.
La mia “germinazione” ha avuto inizio in territorio di “Longobardia” (Mediolanum) ed i miei fiori sono sbocciati nel 1976. Anno bisestile e di grandi cambiamenti per questo pianeta e per me, che sono passato da idea, pensiero, antimateria a cellule, sostanza, anima, mente e cuore.
Mi sono sempre chiesto cosa fosse successo nel mondo subito dopo la mia nascita, avvenuta nel mese di Gennaio (il mese più “glaciale” che esista in Pianura Padana), non per niente sono appassionato di storia! Scompare Mao Tse-tung e ci lascia la grande scrittrice di gialli Agatha Christie. Nasce la Apple, mentre l’IBM introduce la sua prima stampante laser: la IBM3800 e la Saymour Cray mette in commercio il primo super computer: il Cray-1. La Russia lancia nello spazio la navicella Soyuz 21 con due astronauti a bordo e la sonda americana Viking 1 entra in orbita attorno a Marte. E’ anche l’anno in cui la musica vide nascere uno dei gruppi più famosi ancora oggi: Gli U2, anche se all’epoca si facevano chiamare “Feedback”. Al cinema esce il film “Taxi Driver” con un memorabile Robert De Niro e una sconosciuta Jodie Foster di appena tredici anni che si aggiudica una nomination all’oscar, anche se poi non lo vinse. La Corte di Cassazione condanna il film “Ultimo tango a Parigi” di Bernardo Bertolucci sostenendo la tesi della “distruzione dei valori morali“. Viene quindi vietata la proiezione e vengono bruciate tutte le copie del film compresi i negativi. Nelle librerie arriva il romanzo Radici dello scrittore afroamericano Alex Haley dove ripercorre la storia di uno dei rami della sua famiglia, a partire da Kunta Kinte, un giovane appartenente alla tribù dei Mandinka, del Gambia, deportato in America e fatto schiavo. E infine, indovina chi ha vinto lo scudetto? Complimenti hai indovinato: la Juve, in cui giocava anche un giovane Trapattoni dopo aver lasciato le fila del Milan (citazione dedicata a Stefania, nota Genoana e Juventina sfegatata).
Sono un italico del Nord ironico e sempre con una storia di “marketing” tra le mani; mi piace pensare che lavoro per realizzare un business a portata di essere umano (o meglio “umanizzato”). Aiuto “persone” a fare strategie, progetti fuori dagli schemi e a raggiungere i risultati, comunicando la loro personalità e la loro idea. Cosa ci vuoi fare? Sono un consulente per vocazione!
Ho sempre adorato viaggiare e questo spirito nomade mi ha portato a vivere in tanti posti diversi: USA (California, Florida), Francia, Germania, Inghilterra, Turchia, Messico, Mauritius, Egitto, Grecia, più tante piccole tappe in giro per l’Italia e l’Europa. Al momento sono tornato in Italia. A Genova, di preciso. E’ a tutti gli effetti “il posto giusto dove vivere” per ciò che riguarda il mio modo di “essere”. Un contesto del genere è un uragano di emozioni e stimoli. Una continua provocazione a migliorare e a crescere.
Sono una persona che ha tanti interessi, ha svolto tanti lavori e che – grazie a questo intreccio di conoscenze e passioni – sviluppa un incredibile “potenziale creativo” che riesce ad applicare, con ottimi risultati, in qualsiasi lavoro o sfida quotidiana. Per dirla in parole povere: ho bisogno di continui stimoli, altrimenti mi annoio!
Sono un uomo fragile, ma allo stesso tempo forte! La mia corazza è d’acciaio, ma dentro sono una “mammoletta”. Ultimamente, sono più i momenti di commozione che quelli di grasse risate (e non ho usato il termine “grasse” a caso! 😊). Questo perché, molte volte, è difficile affrontare la “triste realtà” di quello che mi circonda tutti i giorni: sofferenza, malattie, ingiustizie, povertà, diseguaglianza sociale, omofobie, delitti, violenze di ogni tipo e, aggiungiamoci, anche la vita politica italiana che provoca degli estenuanti e interminabili “mal di testa” e uno “stato nauseabondo” latente 😫. Per cercar di superare tutto ciò, mi limito a immaginare come potrebbe essere “esistere e vivere” in un’Italia migliore e un mondo più alla portata di uomo (o umanizzato). E lo faccio da quando suona la sveglia sino a quell’ora che viene dopo aver finito di lavorare, in cui chiudo gli occhi per sognare. I sogni sono così belli! Ti portano su una spiaggia di fronte al mare: profondi come l’oceano e colorati come il tramonto. Così mi rifugio in loro e mi abbandono alla mia voglia di imparare ad essere un uomo migliore con me stesso, con le persone e con tutto quello che mi circonda, nella mia quotidianità.
Credo nell’importanza di un approccio olistico alla vita e nella “condivisione” come unica strada per il successo personale e professionale. Il mio percorso di vita rappresenta in pieno questi miei valori.
Nel 2005, vivevo a San Francisco (California) e durante una messa domenicale (GLIDE Memorial Methodist Church, 330 Ellis Street, San Francisco, CA 94102) sentii il Reverendo Cecile Williams dire: “If you heard somebody ask you five … give back fifteen and God bless you!” (trad. “Se senti qualcuno che ti chiede 5, tu restituiscigli 15 e che Dio ti benedica!”). Credo fortemente in questo concetto.
Ricordo bene le numerose notti “insonni”, quando muovevo i primi passi da “libero professionista” e le notevoli difficoltà che ho attraversato nella vita. Quindi, oggi cerco di dare una mano “pro bono” ai cosiddetti “meno fortunati” di me o – più semplicemente – a chi ha bisogno del mio aiuto.
Poi, nel tempo libero mi alleno per diventare Cristiano Ronaldo, ma questa è tutta un’altra storia!
😊 To be continued …